Mobbing e Straining: cosa li contraddistingue?
Nel contesto lavorativo, ci sono situazioni che vanno al di là di una semplice insoddisfazione: demansionamento, inattività forzata, vessazioni, attacchi personali mirati a minare la moralità e la professionalità di una persona, e discriminazioni. Questi sono tutti eventi che non dovrebbero accadere e che non dovrebbero essere tollerati. Purtroppo, non solo si verificano, ma possono anche svilupparsi in modo cinico e pianificato. Non parliamo solo di mobbing, ma anche di straining, due comportamenti inaccettabili che, nonostante abbiano un obiettivo comune, presentano differenze significative.
La differenza tra Mobbing e Straining
Per comprendere appieno l’entità delle situazioni e la differenza tra mobbing e straining, bisogna immaginare un contesto in cui un dipendente viene perseguitato e danneggiato. Quando queste azioni si ripetono nel tempo e sono collegate tra loro, spesso coordinate e pianificate in modo offensivo nei confronti del lavoratore con l’intento di minarne l’integrità, le certezze (e spesso la salute stessa), ci troviamo di fronte a un chiaro esempio di mobbing. D’altra parte, se si tratta di un singolo episodio in cui emerge una chiara ostilità e che ha ripercussioni psicologiche o fisiche, allora siamo di fronte a un caso di straining.
Il Mobbing: definizione e comportamenti
Il mobbing si riferisce a situazioni e comportamenti ingiustificati e punitivi che colpiscono il lavoratore. Alcuni esempi includono la privazione di strumenti di lavoro senza una giustificazione valida o l’assegnazione di compiti che vanno contro lo stato psicofisico o le competenze del dipendente. In generale, il lavoratore viene sottoposto a condizioni umilianti, emarginazione e persino a terrorismo psicologico. In ogni caso, questi comportamenti e azioni si distinguono per la loro ricorrenza nel tempo.
Lo Straining: cosa comporta?
Le conseguenze dello straining sono simili a quelle del mobbing e derivano sempre da situazioni discriminatorie. Tuttavia, ciò che differenzia in modo sostanziale i due comportamenti è la continuità dell’atto vessatorio. Il mobbing comprende azioni che si ripetono nel tempo, mentre lo straining si riferisce a un’azione isolata, un “one shot”.
In entrambi i casi, va sottolineato che si mette a repentaglio l’integrità morale e psicofisica di chi subisce tali comportamenti.
La storia dello Straining e del Mobbing
Il primo caso di straining riconosciuto dalla giurisprudenza italiana risale al 2005, quando il Tribunale di Bergamo trattò una causa di stress forzato. In quel caso specifico, l’evento si verificò in un periodo di tempo limitato ma con conseguenze immediate. In generale, possiamo dire che lo straining è strettamente collegato a un incidente, mentre il mobbing è associato a una malattia professionale.
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